LA SAGGEZZA!?
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di Simone Provenzano La saggezza, come la sapienza, non appartiene agli uomini. Sono stati di “quasi perfezione” che appartengono più al divino che all’umano. Eppure alcuni di noi le rincorrono sforzandosi di ricercarla in ogni cosa che facciamo. Una volta, un mio caro amico che pratica il kung fu, mi disse che tutto è kung fu, dal salire le scale a pulire un pesce… da mangiare un panino a lavarsi i denti, pur che lo si faccia con lo spirito giusto. Per gli amici della sapienza la situazione è molto simile. Tutto conduce ad essa se visto con gli occhi della sorpresa e dalla voglia di crescere. Sempre che condizioni come la saggezza esistano davvero e si possano raggiungere! Effettivamente spesso ho forti dubbi a riguardo. Alcune volte penso che la saggezza sia come una sorta di illuminazione, dalla quale puoi essere investito, come da un fascio di luce, in alcuni momenti della tua vita. Altre volte la considero una condizione divina, saggezza come qualcosa a cui tendere, inarrivabile. Quindi più guida che meta. Una cosa mi è abbastanza chiara: la saggezza, come la sapienza, non appartengono totalmente a questo mondo. Motivo per cui chi ne è ”innamorato”, chi le insegue con così tanta volontà e caparbietà, finirà per trovarsi ai margini di questo mondo. È un po’ come se diventassimo estranei al mondo proprio perché innamorati di esso! Potere del paradosso. In fondo, ma proprio in fondo, la ricerca di saggezza e sapienza, non è altro che un modo razionale (il più delle volte) per cercare Dio. Se è vero che tutte le strade portano a Roma, sembra altrettanto vero che tutto in noi tenda verso una ricerca di qualcosa di superiore. Non è detto che ci sia. Non è detto che venga trovato. Non è detto… niente. Ma a me piace pensare che esista, e che la sua ricerca mi renda una persona migliore. Chissà se questo pensiero e l’emozione che l’accompagna sono saggi?! Francamente, me ne infischio.
